La Mela: simbolo di tradizione, gusto e sostenibilità all’Apfelfesta di Bolzano
La Mela
La mela è un simbolo universale, che trascende il semplice frutto. Nella vita quotidiana è il compagno delle merende, il simbolo di salute e saggezza, celebrato dal famoso detto “una mela al giorno toglie il medico di torno”, ma la sua presenza va ben oltre il cesto di frutta.
Nei film e nei cartoni animati, la mela si carica di significati profondi e spesso ambivalenti. È la tentazione nella fiaba di Biancaneve, dove la sua perfezione nasconde il veleno dell’inganno. Nelle rappresentazioni pittoriche dell’Eden cristiano, la mela rappresenta la conoscenza proibita da Dio e un simbolo di curiosità e ribellione.
Andando a rileggere meglio il testo biblico in realtà il frutto proibito offerto da Eva a Adamo, la mela non è citata affatto. È noto, però, il Pomo della Discordia simbolo nella mitologia greca. Durante le nozze di Peleo e Teti, la dea Eris, esclusa dalla festa, gettò il pomo d’oro con l’iscrizione “alla più bella”, scatenando una disputa tra Era, Atena e Afrodite.
In saghe più moderne come quella di Twilight di Stephenie Meyer, la mela sulla copertina del primo libro della saga, è l’emblema di passioni proibite e scelte difficili.
Anche nel mondo reale, la mela è un’icona, come dimostra il logo di Apple, che ha trasformato il frutto in un simbolo di innovazione, creatività, conoscenza e genialità. Questo richiama la leggenda di Newton, il cui lampo di genio scaturì proprio da una mela, ma anche la semplicità delle grandi idee.
Da oggetto quotidiano a metafora potente, la mela ci ricorda che le cose più comuni possono racchiudere storie, significati e mondi interi, restando sempre al centro della nostra immaginazione e del nostro vissuto.
L’Apfelfesta di Bolzano
La mela, è anche il simbolo per eccellenza dell’Alto Adige, ed è la protagonista di una delle feste più attese della regione: l’Apfelfesta. Questa celebrazione che si tiene a Bolzano ogni due anni rende omaggio a un frutto divenuto sinonimo di qualità, gusto e sostenibilità.
Quest’anno l’Apfelfesta si è svolta dal 21 al 24 novembre in Piazza della Parrocchia, attirando visitatori da ogni parte del pianeta con il suo ricco programma di attività ed eventi. L’evento si è svolto in concomitanza con la fiera internazionale Interpoma, ospitata presso il quartiere fieristico di Bolzano, portando visitatori da tutto il mondo.
L’Alto Adige è il principale distretto di produzione di mele in Europa. Con circa 18.000 ettari di meleti e una produzione annuale di oltre un milione di tonnellate, questa regione vanta una tradizione secolare nella coltivazione delle mele. Sono venticinque le varietà coltivate, tra le più celebri troviamo la Golden Delicious, la Fuji, la Gala e la Granny Smith, tutte caratterizzate da una combinazione unica di dolcezza, acidità e croccantezza.
Le mele altoatesine sono certificate IGP, garanzia di origine e qualità. L’altitudine dei meleti, il clima alpino-mediterraneo e la dedizione dei coltivatori contribuiscono a produrre frutti dal sapore inconfondibile.
Lo scorso weekend abbiamo avuto il piacere di partecipare all’Apfelfesta in prima persona, un evento unico che celebra la mela in tutte le sue forme. Immersi in un’atmosfera vivace e colorata, abbiamo vissuto un’esperienza memorabile, scoprendo le tradizioni e le eccellenze di questa terra straordinaria.
Il mercatino e i workshop
Tra le tante attività proposte, ci siamo lasciati conquistare dai mercatini a tema, all’ombra del magnifico Duomo di Bolzano dedicato a Maria Assunta, dove stand colorati offrivano mele fresche, succhi, sidri, grappe e prodotti artigianali. Le degustazioni gastronomiche sono state un trionfo di sapori: gli chef locali hanno dato vita a piatti creativi, trasformando la mela in antipasti, dessert e specialità come il tradizionalissimo strudel, le frittelle e i chutney.
Non sono mancati i momenti interattivi, grazie alle dimostrazioni e ai laboratori. Tra questi, uno dei più speciali è stato il laboratorio su come preparare le marmellate di mele, tenuto da Marina di “Emma con Gusto”, una contadina titolare di un’azienda agricola di Laives. Insieme a Marina, abbiamo preparato una deliziosa marmellata di mela e cannella, scoprendo i segreti di questa tradizione.
Abbiamo anche partecipato ad una cooking class davvero interessante, tenuta dalla contadina e chef Patrizia. Presso la Scuola di Cucina del Gallo Rosso al Maso Föhrner, insieme a Patrizia, abbiamo preparato un menù interamente dedicato alla mela, dall’antipasto al dolce, imparando a valorizzare questo frutto in varie tecniche di preparazione, utilizzate poi in ogni piatto, in abbinamento agli ottimi vini del territorio appositamente selezionati.
Il tutto è stato accompagnato da musica e spettacoli folkloristici, che hanno animato la festa con ritmi coinvolgenti e un’atmosfera calda e accogliente.
A rendere il tutto ancora più speciale sono state le passeggiate nei meleti, un’occasione per ammirare il paesaggio mozzafiato e scoprire le tecniche di coltivazione sostenibile, scoprendo che in passato dopo la festa di San Martino chiunque poteva raccogliere le poche mele rimaste sugli alberi. Una tradizione che si è persa in questi ultimi anni, da quando sono state introdotte altre varietà, che raggiungono la maturazione molto più tardi, come la Pink Lady.
L’Apfelfesta non è solo una celebrazione della mela, ma un’esperienza che unisce gusto, tradizione e natura, regalando ricordi indimenticabili a chiunque vi partecipi.
La mela e la sostenibilità
Un aspetto fondamentale dell’Apfelfesta è la promozione della sostenibilità. La mela altoatesina non è solo un prodotto di eccellenza, ma anche un simbolo di rispetto per l’ambiente. Molti coltivatori aderiscono a pratiche biologiche o integrate, riducendo l’uso di pesticidi e privilegiando tecniche che preservano la biodiversità.
Inoltre, con gli scarti delle mele si possono produrre innovativi materiali ecologici come la carta e i tessuti sostenibili come la Appleskin, una pelle 100% vegan, che dimostra come ogni parte del frutto possa essere valorizzata.
Giovedì 28 novembre, invece, ci sarà l’inaugurazione dei Mercatini di Natale, ti invitiamo a leggere il nostro articolo, anche se di un paio di anni da, qui ma sicuramente ti farà capire la magia che si respira nell’aria.