Le stanze del tempo sospeso a Serra de Conti
Gli strumenti di lavoro
Il periodo di clausura forzata ci ha ricordato in questi giorni Le stanze del tempo sospeso, il Museo delle arti monastiche a Serra de Conti. Alle stanze del tempo sospeso si compie un viaggio attraverso il tempo, scusate il gioco di parole, dove è narrata la storia del monastero di Santa Maria Maddalena.
Un percorso di conoscenza, quasi intima, sulla vita di una comunità di clarisse. Non è posta l’attenzione sulla dimensione spirituale e di preghiera, con gli strumenti e gli oggetti propri al culto, ma su quella del lavoro quotidiano, espressione di se, come contributo alla comunità cristiana.
La storica dell’arte e il museo
La Regola di san Benedetto sancisce: “Allora sono veramente monaci se vivono del lavoro delle proprie mani: così come fecero i nostri Padri e gli Apostoli”. Il percorso del museo è nato, grazie agli studi condotti presso l’archivio del monastero e quello vescovile di Senigallia, dalla storica dell’arte Amelia Mariotti Puerini.
Con una audioguida fin da subito ci si cala nei panni dei diversi personaggi, che tornano a rivivere grazie alle voci delle attrici. I racconti quotidiani delle monache ripercorrono le tappe fondamentali della storia del monastero, in un periodo compreso tra il secolo XVI ed il secolo XX.
Come se ti accompagnassero…
Mentre ascolti le voci dell’audioguida, hai la sensazione che le monache stanno lì con te, ti accompagnano e ti invitano ad interagire con gli oggetti a loro appartenuti. Gli strumenti di lavoro esposti partono dalla farmacia, alla realizzazione di fiori in seta, passando ai lavori in ceroplastica per la realizzazione di statuette di santi, ai biscotti, alla tintoria.
Le suore si occupavano, inoltre, di lavori di tessitura, di cucito, di ricamo e della lavorazione dei merletti che insegnavano, alle novizie fino ai giorni nostri e alle educande fino all’Ottocento.
Uscendo dal museo si ha la maggiore consapevolezza di un mondo, quello claustrale, che spesso è incomprensibile a molti, del quale, però, si ha una visione più corretta su una scelta di vita che consideriamo di frontiera.
Un’altra chicca della nostra magnifica Italia che potete scoprire post dopo post sulla nostra rubrica SocialCorner i luoghi più instagrammabili di sempre. Se vi va Cliccate qui. Se non volete perdere neanche uno scatto, seguiteci su Instagram @charmenoff