I Marinelli come Efesto
Argilla, fuoco, gesso, cera, legno, carbone, terra, 78 parti di rame e 22 di stagno: pochi elementi donati dalla madre terra che le mani degli uomini, quelle degli uomini della famiglia Marinelli che, di generazione in generazione da ottocento anni, passandosi il testimone plasmano, dominando gli elementi del fuoco e del metallo come Efesto, il dio della metallurgia, creatore di armi straordinarie e di splendidi gioielli, realizzano ad arte campane.
Il privilegio di fregiare con lo Stemma Pontificio la Fonderia
La famiglia Marinelli ha poco in comune col dio greco, se non nell’arte della fonderia. Ha legami strettissimi con i papi. Da Pio XI che le concesse il privilegio di fregiare con lo Stemma Pontificio la Fonderia, a San Giovanni Paolo II che, si recò addirittura ad Agnone in occasione della festa di san Giuseppe Artigiano nel 1995. Il papa polacco, ha partecipato e assistito alle ultime fasi della realizzazione di una campana, all’interno della fonderia, quando, cioè il metallo fuso scorre come lava e va a riempire il vuoto lasciato dalla falsa campana, quello tra anima e mantello sepolti nelle viscere della terra e dal quale nascerà il manufatto di bronzo.
Non mancano all’appello Benedetto XVI e Papa Francesco, che stringono anche loro rapporti di amicizia con i Marinelli. Tanti i riconoscimenti ricevuti, tra gli altri quello dell’allora presidente della Repubblica Luigi Einaudi che consegnò alla famiglia la medaglia d’oro alla ditta più anziana per attività e fedeltà al lavoro in campo nazionale, correva l’anno 1954.
La più antica d’Italia
Fonderia Pontificia Marinelli è, infatti, la più antica d’Italia e fra le più antiche del mondo, appartenuta sempre di generazione in generazione ai Marinelli. Gli ultimi sono i fratelli Armando e Pasquale, ma già si affaccia un’altra generazione in fonderia. Ettore il figlio di Armando, dopo essersi laureato con Lode all’Accademia di Belle Arti a Napoli, contribuisce con le sue opere, seguendo il suo percorso artistico, a dare ulteriore prestigio all’azienda.
Campane per chiese e palazzi civici
Il suono delle campane proveniente dai campanili delle chiese, dai palazzi civici, delle torri cittadine che in Italia e nel mondo, hanno scandito e scandiscono tuttora il tempo, i tempi liturgici e momenti importanti delle comunità, in periodi di pace e in periodi di guerra. Le campane sono fondamentali per le comunità monastiche che vivono le loro giornate, ritmate dal loro suono.
Arti fuse
Dietro una campana c’è l’esperienza, un’arte, un sapere accumulato durante i secoli. Per realizzare una campana occorrono calcoli matematici, nozioni di metallurgia, conoscenza della tecnologia dei materiali, studi di geometria ed acustica.
Arti “fuse” insieme: che consigliamo di scoprire, facendo visita ad Agnone, alla Fonderia Pontificia Marinelli, dove il maestro campanaro svelerà i segreti, le curiosità, la storia custodite al Museo storico della campana Giovanni Paolo II inaugurato nel 1999, che conserva manoscritti, antichi documenti e testi rari, come l’edizione olandese del De Tintinnabulis del 1664, opera considerata la Bibbia dell’arte campanaria ed esemplari storici di campane come quella gotica, che la tradizione vuole sia stata fusa 1.000 anni fa sempre ad Agnone.
La visita prosegue all’interno della stessa fonderia, che ha visto nascere campane che rintoccano in tutto il mondo e si conclude con un mini concerto campanario. Un viaggio emozionante, unico, per noi, uno dei momenti più belli del 2019. Un #SocialCorner da non perdere e vivere, che siamo certi non vi deluderà.