Fonte stupendissima che non ha pari in Fiorenza
Se vi trovate a Palermo la Fontana Pretoria posta al centro dell’omonima piazza è la meta imperdibile da raggiungere. Vasari l’ha definita “Fonte stupendissima che non ha pari in Fiorenza”.
Non saremo noi a smentire le parole dell’autore de “Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori”, anzi, confermiamo, senza alcun dubbio, che è davvero spettacolare.
La fontana più grande d’Europa
La fontana è circondata su tre lati: dal Palazzo Pretorio, la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, Palazzo Bonocore e Palazzo Bordonaro, il quarto lato è quello aperto su via Maqueda.
Detta anche dai palermitani la fontana della Vergogna, non è chiaro se per le nudità delle figure che potevano urtare la sensibilità delle suore che dimoravano nei pressi della piazza o per il suo l’enorme costo. È stata a lungo la fontana più grande d’Europa che ha richiesto, per avere il giusto spazio, la demolizione di alcuni edifici preesistenti.
Firenze, Eleonora e Fabriano
La fonte ornamentale è l’opera dello scultore toscano Francesco Camilliani, realizzata nel 1554 e si trovava nel giardino fiorentino di Luigi di Toledo, fratello della più nota Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I. Eleonora per intenderci è la duchessa di Firenze, quella ritratta col figlio Giovanni nel capolavoro di Agnolo Bronzino conservato agli Uffizi di Firenze.
Ci piace anche ricordare la filigrana fabrianese che riproduce l’opera del Bronzino, che i maestri della cartiera Miliani, oggi Fedrigoni, hanno realizzato per produrre i fogli carta, conservata dalla Fondazione Fedrigoni Fabriano.
Francesco e Camillo Camilliani
Torniamo a raccontare le vicende della fontana. Nel 1573, per far fronte ad una situazione debitoria Garcia Toledo, fratello di Luigi, riesce a pianificare la vendita col Senato palermitano dell’opera, che giunge in città nel 1574, smontata e imballata in 644 pezzi.
Camillo Camilliani, figlio di Francesco, si occupa della ricomposizione che non è fedele al progetto originale, in parte perché il proprietario spagnolo ha trattenuto qualche statua e in parte perché alcuni elementi della fontana sono stati danneggiati durante il trasporto.
Essendo concepita per il giardino a Firenze, le rappresentazioni scultoree della fontana sono state reinterpretate in chiave locale cambiando i temi simbolici originari che sono l’esperienza da vivere e da scoprire.
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