Immaginate delle donne vissute in epoche diverse, tutte legate a un hotel, ma che diciamo? Un hotel? Un Grand Hotel! Quello di Tremezzo situato nel comune di Tremezzina. Il Grand Hotel Tremezzo è il primo sorto sul lago di Como, parafrasando l’incipit scritto nei Promessi Sposi da Alessandro Manzoni, è stato eretto su “Quel ramo del lago di Como, che volge a Ovest“, quel ramo che, forse, più emoziona per la sua bellezza. Non è un caso se Villa Balbianello e Villa Carlotta, le due ville tra le più belle del lago siano le vicine di casa di prestigio di questo magnifico Grand Hotel. Dicevamo sulle donne legate a questo luogo da favola e di felicità, quest’ultimo è il nome della fontana che si trova nel parco dell’hotel, delle quali riveleremo i nomi man mano che ve lo racconteremo.
La storia
Il Grand Hotel Tremezzo è stato iniziato a costruire nel 1907 da Enea Gandola, un gentiluomo di Bellagio con sua moglie Maria Gandola. I due a lungo hanno viaggiato in Europa prima di decidere di acquistare il terreno annesso a Villa Carlotta, la villa nota per il suo magnifico giardino botanico, appartenuta dopo il 1843 alla pricipessa Marianna di Nassau, moglie del principe Alberto di Prussia che sarà poi donata a sua figlia Carlotta, da cui ha assunto, appunto, il nome. Villa Carlotta all’epoca della costruzione del Grand Hotel Tremezzo era già conosciuta per il suo magnifico giardino botanico che a primavera con i suoi fiori e le sue piante incantava e incanta ancora oggi per la sua bellezza e colori.
I suoni e i poeti
Le note suonate dalle mani del pianista più virtuoso di tutti i tempi Liszt, pare che ancor oggi riecheggiano sul Lario, infatti, proprio di fronte al Grand Hotel Tremezzo sull’altra sponda del lago, a Bellagio, il compositore ha goduto della bellezza rilassante dei luoghi che sono stati tra l’altro la location perfetta che ha alimentato l’amore corrisposto per Marie de Flavigny, la scrittrice tedesca meglio conosciuta con lo pseudonimo di Daniel Sterne. Questi luoghi hanno visto anche intellettuali come Giuseppe Parini, precettore dei duchi Serbelloni, scrittori come Stendhal, Flaubert e Twain. Che dire? Ogni cosa qui è bellezza che si alimenta d’altra bellezza, che pare essersi impersonificata in una dea che vi ha preso dimora e fa in modo che nulla possa turbare questo incanto.
Fin dal suo grand opening nel 1910, il Grand Hotel Tremezzo, è stata tappa e ha ospitato gli illustri viaggiatori del Grand Tour e non solo. È il luogo dove fermarsi, perché la cura che si ha di questi posti e dell’ospitalità è semplicemente amorevole.
Dopo vari cambi, l’hotel dal 1973 è diventato di proprietà dei De Santis che attualmente lo gestiscono. La guida è nelle mani della terza generazione di famiglia, al timone c’è una donna, il suo nome è Valentina, che con massima attenzione si preoccupa di coccolare i neo viaggiatori richiamati dalla quiete e dalla bellezza di questi luoghi.
L’hotel
Arrivando in auto dalla storica strada Regina anche noi siamo rimasti abbagliati dalla maestosità e dalla magnificenza dell’edificio in stile Art Nouveau che fin da subito fa rivivere i fasti della Belle Époque. Lasciata l’auto e affidati i bagagli al valletto che accoglie gli ospiti all’ingresso, si sale al secondo piano con il primo ascensore, quello rimasto nella posizione originaria, che porta direttamente alla Lobby. Ad accoglierci troviamo un tripudio di rose che, insieme alle sete pregiate, e alle pennellate di colore arancione, sono il fil rouge dell’arredamento dell’hotel.
Moltissimi sono gli elementi d’arredamento originari dell’epoca sapientemente mixati con elementi di design. Proseguendo sullo stesso piano troviamo il T-Bar, dove a qualsiasi ora si può gustare un buon cocktail, per poi passare alla splendida sala della musica, che con le sue poltrone di diversi colori sembrano voler ricordare le vibrazioni delle note intrise nelle pareti circostanti sulle quali sono appesi dei preziosi foulard in seta dell’azienda Ratti della collezione privata della famiglia De Santis, che paiono ricordare gli intrecci contrappuntistici delle partiture, fino ad arrivare alla sala delle lettura dove ci si può immergere in un libro in tutta tranquillità, fare una partita a scacchi oppure giocare a biliardo nella sala adiacente.
Dalla parte opposta della lobby invece troviamo la Terrazza Gualtiero Marchesi dove viene servita la colazione al mattino e la sera si può gustare una cena con i piatti originari del Maestro sapientemente riproposti dall’executive chef Osvaldo Presazzi; ma questa esperienza culinaria ve la racconteremo un’altra volta.
La camera
Le camere sono diverse. Balza all’occhio l’omaggio alle donne legate al Grand Hotel Tremezzo che si evince dai nomi di alcune suite. La Suite Maria dedicata a Maria Mallone la nonna di Valentina, la Suite Carlotta dedicata alla “vicina” di casa, la suite Greta dedicata all’attrice Greta Garbo che è stata e ha amato il Grand Hotel che addirittura, in un film del ’32, cita proprio in una battuta il Tremezzo. Durante il nostro soggiorno abbiamo alloggiato nella Balbianello Corner Suite che si trova nel rooftop del palazzo. Una suite di 50 mq arredata in stile contemporaneo composta dalla camera letto, da un grandissimo bagno tutto in marmo con servizi igienici separati, doppio lavabo speculare, postazione make up, una spaziosissima doccia e una vasca idromassaggio con vista lago entrambi corredati dall’esclusiva linea di di saponi e sali da bagno “Aqua Como”, due armadi con lo spazio per poggiare e nascondere le valige.
Proseguendo dalla stanza da letto ci troviamo nella living room dove spicca una fornitissima selezioni di libri creata ad hoc per ogni camera, fino ad arrivare alla terrazza di 23mq lontana da occhi indiscreti con una vista mozzafiato sul lago e una vasca idromassaggio matrimoniale riscaldata e con cromo terapia che rendono la suite un luogo dove rilassarsi appieno e vivere un sogno ad occhi aperti.
Grazie al letto king size con lenzuola in fibra di legno che sono di una morbidezza sconvolgente e alla quiete che la sera cala su tutto il lago, la notte è dolce e rilassante. La mattina ci si sveglia rigenerati.
Le esperienze e il cibo
Prima della colazione abbiamo deciso di provare l’esperienza WOGA proposta da un’altra donna, la preparatissima Martina ci ha fatto vivere un dolce risveglio muscolare per iniziare la mattinata al meglio. L’attività si svolge sul bordo della piscina WOW (water on water) direttamente al T-beach, l’area con sabbia e lettini dove si può prendere il sole e rilassarsi in riva al lago. Inutile sottolinerare che godersi questo momento vicinissimi al lago, cullati dal suono delicato dell’acqua, baciati dal sole è come regalarsi una carezza.
La colazione si svolge in terrazza che già con la sua vista ti sazia l’anima dalla bellezza del panorama. Il buffet è imponente e ricco d’ogni ben di Dio: torte e crostate appena sfornate, quella che assolutamente è provare la Linzer che, ancora tiepida, emana un profumo che fa emozionare; uova, bacon, salumi e formaggi locali accompagnati da una grandissima varietà di pane, non potete non assaggiare quello ai fichi; poi la parte della pasticceria francese da colazione con profumatissimi croissant, pain au chocolat e delle strepitose treccine con uvetta e noci pecan.
Il tutto accompagnato da spremuta di arance fresche, succhi di frutti per tutti i gusti e caffetteria di altissimo livello.
Terminata la colazione è imperdibile una esperienza alla T-spa con la sua magnifica infinity pool, un giro allo shop dove si può acquistare la linea da bagno “Aqua Como” (esclusiva del GHT) o una passeggiata nel parco secolare retrostante l’hotel. Il parco è curato e sistemato in ogni particolare, studiato e realizzato per goderlo al meglio. Una breve camminata è d’obbligo, andare poi fino al Belvedere dove si è accolti da un enorme orso in peluche chiamato Bobo, è un altro momento speciale da concedersi per riempire gli occhi del panorama spettacolare.
Oltre alla piscina WOW e all’infinity pool ci si può rilassare nella Piscina dei Fiori sempre immersa nel verde del giardino.
Se invece volete visitare il lago con i suoi meravigliosi borghi e ville, di fianco al T-beach c’è un piccolo attracco con dei motoscafi privati pronti per portarvi alla scoperta delle bellezze lacustri.
Dopo aver dedicato la mattinata alle esperienze, potete pranzare o al T-Beach al ristorante “Giacomo al Lago” dove viene servito pesce di mare freschissimo, ve lo racconteremo tra qualche giorno, oppure mangiare una pizza cotta nel forno a legna al T- Pizza dove potrete deliziare il vostro palato con delle “signature pizza” veramente spaziali. Noi vi consigliamo la Rossofuoco e la Stracciatella e a seguire del gustoso gelato fatto in casa.
Un soggiorno al Grand Hotel Tremezzo è sicuramente un’esperienza che va vissuta almeno volta nella vita, il vero lusso è quello di godere della bellezza, dell’accoglienza, della ricerca e cura di ogni dettaglio. È un luogo elegante, ma strutturato come un resort che può essere vissuto in maniera del tutto casual per un soggiorno davvero indimenticabile.
Questo hotel, tra tutti quelli visitati fino ad oggi, è sicuramente il più incantevole dove abbiamo soggiornato e non poteva non far parte della nostra rubrica dedicata agli hotel da favola “Cuscini da Sogno”.
Per maggiori informazioni sul Grand Hotel Tremezzo visitate il sito ufficiale.