Il Lago d’Orta
Mentre attendiamo la piccola imbarcazione che ci porterà all’Isola di San Giulio che emerge al centro del Lago d’Orta. Sorgeggiamo un caffè all’americana e seguiamo con lo sguardo i gabbiani che volano radenti sullo specchio d’acqua. Il lago riflette ondeggiando lievemente tutto ciò che lo circonda. Un gabbiano in volo, dopo essersi “specchiato”, va a posarsi su uno dei tronchi conficcati nel fondo del lago che emergono per due metri perpendicolari dalla superficie dell’acqua.
Avvolti dal silenzio
I pali in legno sono il punto d’osservazione sicuro dei gabbiani ma anche solido ormeggio per le barche che vi sono ancorate. La sensazione che si avverte è di quiete, quasi mistica. Forse è una nostra suggestione ma in fondo non lo è: gli edifici principali dell’isola sono una chiesa e un monastero. Si percepisce dalla riva che è un luogo di silenzio, dove sostare e mettersi in ascolto e prendersi un tempo di serenità e pace. Ci imbarchiamo. Tra pochi minuti saremo accolti dall’isola, “avvolti” nel suo silenzio. La bellezza di certi luoghi è indimenticabile come le senzazioni che abbiamo provato.
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Questo racconto è stato scritto ascoltando Claire de Lune della Suite bergamasque di Claude Debussy