Le castagne

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Arrostiste o lesse, al naturale o glassate, per un dolce o per un piatto salato, le Castagne sono le principesse dell’autunno.

Ieri con il cambio di orario ci siamo svegliati presto e data la bellissima giornata abbiamo deciso di fare un giro nel Parco Nazionale della Majella e fare una breve esclusione per visitare l’Eremo di San Bartolomeo in Legio, che presto vi racconteremo. 

Sulla strada del ritorno abbiamo incontrato un piccola azienda agricola che vendeva le castagne del loro castagneto, così abbiamo deciso di fermarci e comprare un po’.

Le castagne fanno parte della famiglia delle Fagaceae ed esattamente dell’albero della Castanea Sativa. Sono gustose, molto saporite, ricche di acido folico e ferro. 

A differenza dei marroni, che vengono coltivati quindi di forma regolare e più grandi, le castagne sono un frutto selvatico, generalmente più piccole e più schiacciate. I marroni hanno una sottile pellicina che li ricopre e sono molto più zuccherini, mentre le castagne hanno una pellicina più spessa, quella che spesso ci fa dannare quando le capiamo, sono meno dolci, ma decisamente più saporite.

Puntualizzando che stiamo parlando di castagne selvatiche vi sveliamo tre caratteristiche principali da tenere a mente quando le andiamo a comprare:
– la buccia deve essere liscia e non raggrinzita;
– devono essere sode e piene (quando le tastate non dovete sentire l’aria tra la buccia e la polpa)
devono essere lucide e non opache perché starebbe a significare che sono vecchie e non buone.

Una volta portate a casa possiamo decidere se mangiarle subito o conservarle, facendo attenzione a non farle marcire. Fresche, cioè appena raccolte, possiamo conservarle in un luogo asciutto e fresco per un paio di settimane, mettendole su di un canovaccio e non facendole toccare l’una con l’altra, oppure cotte, sbucciate e successivamente congelate.

Come dicevamo all’inizio le castagne sono versatilissime in cucina perfette per piatti dolci e salati.

Prima di ogni preparazione dobbiamo cuocerle e i metodi principali sono 2:
lesse: immergete le castagne in acqua bollente e fatele cuocere per 40/45 minuti in base alla loro grandezza;
nella padella di ferro o bistecchiera: incidete orizzontalmente le castagne con un coltellino affilato nella parte bombata (o con l’apposito attrezzo), disponetele su una padella senza sovrapporle e con la parte incisa verso l’alto, cuocete a fuoco medio per 40 minuti, girandole sottosopra solo quando mancano 5 minuti per terminare la cottura;
al microonde: incidete orizzontalmente le castagne con un coltellino affilato nella parte bombata (o con l’apposito attrezzo), mettetele in una ciotola, copritele con acqua fredda e fatele riposare per 15 minuti. Trascorso il tempo scolatele e posizionatele senza sovrapporle e con la parte incisa verso l’alto sul piatto del microonde. Fatele cuocere per 6/7 minuti a 750/800W.

Ora ci mettiamo a sperimentare qualche ricetta che troverete successivamente nella rubrica “Ricette in Polaroid”.

Questa è la nostra breve guida di “Una Mattina al Mercato” di oggi su come scegliere, cuocere e conservare le castagne. Se volete scoprire le altre guide cliccate qui se volte scriverci per farci delle domande potete farlo tramite Facebook Messenger cliccando qui.