Una volta all’anno ci piace andare in un piccolo paese dell’entroterra chietino, chiamato Guardiagrele, a deliziarci con le Sise delle Monache.
Oggi per “una mattina al mercato” vogliamo parlarvi proprio di loro. Sono un dolce tipico abruzzese che si può mangiare solo in questo graziosissimo borgo.
Ieri mentre la gustavamo ci siamo fatti raccontare un po’ la loro storia, soprattutto sull’origine del loro nome molto curioso e divertente che ha due varianti: una più leggendaria che dice le suore clarisse di questo paesino, mettessero una terza mammella finta, la Sisa, in mezzo alle due vere in modo da nascondere completamente il seno, e dato che questo dolce è stato inventato proprio da loro è nato il nome “Sise delle monache”.
La versione più vicina alla realtà, invece, dice che le tre “sise” siano più legate al territorio, cioè che le tre “sporgenze” siano il Gran Sasso, la Majella e il Velino – Sirente.
La ricetta originale è segretissima e le famiglie che ce l’hanno la costudiscono gelosamente senza parlarne mai con nessuno.
Abbiamo cercato di scoprirla per provare a riprodurla a casa, ma è stato impossibile.
Per farvi capire meglio di che dolce si tratta possiamo dirvi che l’impasto è molto simile ad un pan di Spagna o una leggerissima chiffon cake ripiene di una golosissima crema pasticciera coperte di un abbondante strato di zucchero a velo.
Possiamo anche dirvi che quando le addenterete vi sporcherete di zucchero a velo sia il naso che i vostri pantaloni, ma che la goduria dal primo all’ultimo morso sarà quasi come un orgasmo!
Purtroppo non riusciamo a dirvi di più, ma volevamo condividere con voi questo meraviglioso prodotto tipico. Sperando di avervi incuriosito vi consigliamo di andare a Guardiagrele, parcheggiare, arrivare a piedi in via Roma e lasciarvi guidare dal vostro naso che vi porterà direttamente alla pasticceria che fa questi golosissimi dolcetti.