Il Porto d’Argento
Le coste settentrionali della Repubblica Dominicana sono un tratto paradisiaco e forse meno battuto del paese. La città San Felipe de Puerto Plata, stretta tra l’Oceano Atlantico e la Cordigliera Settentrionale, è chiamata comunemente Puerto Plata lo stesso nome della provincia di cui è il capoluogo.
La leggenda legata al nome del luogo narra che sia stato Cristoforo Colombo in persona nel 1493 a darlo, quando dal mare giunse alla baia. Il genovese osservando in lontananza le foglie degli alberi mosse dal vento, che crescevano sulla costa, vide il colore argenteo della lamina inferiore del fogliame e tirò fuori il nome Puerto Plata: Porto d’Argento. Anche il toponimo della montagna alle spalle della città, alta 799m lo attribuì il genovese. Il Pico di Isabel de Torres è in onore di Isabella di Castiglia, la regina che decise di finanziare il tentativo di scoprire la via marittima per le Indie. Il fondatore della città fu però Nicolás de Ovando.
Il Teléferico
É in cima alla montagna, sulla quale siamo arrivati con l’unica funivia dei Caraibi, che iniziamo la nostra visita a Puerto Plata. La ditta italiana Ceretti e Tanfani fornì le apparecchiature del simbolo della città: il Teleférico. Le due cabine del Teleférico si alternano portando in cima e a valle, dal e sul monte, i passeggeri. La fortificazione a forma di cupola che si trova sul picco, la volle Trujillo per proteggere la città dalle possibili invasioni straniere.
Oggi è diventata il basamento su cui poggia e si erge la statua di 16 metri di El Cristo Redentor. Una versione del Cristo più piccola di quella brasiliana. Fu l’architetto Cristian Martínez che ebbe l’idea di installare la funivia per giungere in cima alla montagna, oggi Monumento Naturale. Nel 1972 l’allora presidente, Joaquín Balaguer, diede il via alla costruzione, conclusasi nel 1974. Il 19 luglio 1975, il Teleférico aprì i battenti al pubblico. Dalla cima si gode del magnifico panorama, ma anche del Giardino Botanico che l’ingegnere Benjamin Paewonsky nel 1973 realizzò, dopo che gli affidarono l’incarico.
La Fortaleza San Felipe
La prima storica testimonianza architettonica della città è la Fortaleza (fortezza) San Felipe. Le vestigia fortificate, furono costruite dagli spagnoli nel XVI secolo per difendere la costa settentrionale della Repubblica Dominicana dagli inglesi, olandesi e dai pirati francesi in cerca di oro e argento dei quali la zona era ricca. Considerata una delle più importanti strutture militari coloniali dei Caraibi, fu completata nel 1577 e fu usata come prigione dal XIX secolo fino agli anni di Trujillo. La vista da questo punto è meravigliosa, include anche il faro del 1879, situato a poca distanza dalla fortezza, in particolare quando il sole volge al tramonto.
Parque Indipendencia
Con una passeggiata tra le case vittoriane e repubblicane passando alla via detta “degli ombrelli”, si coglie l’istantanea della vita dell’isola, coi ballerini di merengue e bachata, degli alchimisti del rum, dei pescatori e dei produttori di sigari fatti a mano con le foglie della pianta sacra degli indigeni Taíno, accompagnati dalle note che vibrano nell’aria suonate spesso dal vivo, che poi quei ritmi e quelle melodie vi portano a braccetto fino a Parque Indipendencia. Parque Indipendencia è la piazza, il cuore pulsante della città di Puerto Plata. È circondata su tre lati dai palazzi di epoca vittoriana e da un lato la Catedral del Apóstol San Felipe. Costruita nel 1956 sulle ceneri di quella più antica del XIV secolo, fu data alle fiamme durante la guerra di restaurazione del 1863 tra i nazionalisti e i coloni spagnoli.
I lavori della nuova chiesa, eretta sulle ceneri della precedente, iniziarono 1870. Fu ricostruita nel 1929 e completata nel 1956. L’aspetto attuale lo si deve ai lavori di ristrutturazione del 2009 che sono stati necessari in seguito a di un terremoto avvenuto nel 2003. L’edificio segue una moderna architettura vittoriana. In mezzo alla piazza una sorta di gazebo a due piani rende questa tappa una vera chicca, una delizia per gli occhi, con le palme a farle da cornice e le piante della pioggia che ombreggiano le panchine dove alcuni puertoplateños (gli abitanti di Puerto Plata) e i turisti si accomodano godendone del refrigerio. Se vi piace il cocco fresco appena raccolto, questo è il luogo giusto dove apprezzarlo, bevendo l’acqua e mangiando la gustosa polpa.
Museo dell’Ambra Dominicana,
Il Museo dell’Ambár Dominicano, voluto fortemente da Tino e Ada Costa, è la tappa da non perdere da quando è stato aperto nel 1982. L’edificio ospita una delle più grandi esposizioni di ambra. La Repubblica Dominicana ha le tra le più importanti miniere di ambra del mondo. Oltre al classico color miele, si possono osservare quelle di colore blu, azzurro o verde, che si trovano esclusivamente in questa parte del mondo, caratteristica che le rende anche le più preziose, non solo per la rara colorazione, ma anche per le inclusioni.
La pietra semipreziosa di origine vegetale un tempo era resina. La sostanza appiccicosa ha trattenuto al suo interno fossili preistorici di piante e piccoli animali. Le inclusioni l’hanno resa interessante oggetto di studio per comprendere come erano le foreste preistoriche. Il più famoso reperto è l’ambra con una lucertola intrappolata al suo interno. L’ambra dominicana è diventata famosa in tutto il mondo grazie al lungometraggio di Steven Spielberg: Jurassic Park del 1993. Durante la scena iniziale del film viene estratto da una zanzara imprigionata nell’ambra un campione di DNA di un dinosauro poi riportato in vita in laboratorio. È forse un caso se il logo del museo sia simile a quello del film?
Playa Dorada
Della città non dimentichiamo che è una delle mete di mare dove godere di palme, spiagge dorate e sole, meta ambita per chi pratica surf o kitesurf. Playa Dorada è una delle zone della città dove trovare le strutture ricettive o punto di partenza per le escursioni in mare o per andare alla scoperta delle altre bellezze nei parchi naturali. E perché no? È anche il posto dove vivere il semplice piacere di spalmarsi su un lettino a bordo piscina vista mare, con in mano un bel bicchiere con un buon cocktail da sorseggiare senza pensieri.
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Il nostro viaggio in Repubblica Dominicana è stato organizzato in partnership con il
Ministero del Turismo del Repubblica Dominicana