fbpx
LOADING

Digita per Cercare

CHARMEWORLD USA

Boston tra passato e futuro

Boston dal mare
Ieri, oggi e domani

Boston fu la città in prima linea durante la Guerra d’Indipendenza americana. Il primo firmatario della Dichiarazione d’Indipendenza, del 4 luglio 1776, fu del bostoniano John Hancock. Boston ha scritto le pagine di storia determinanti per la nascita degli USA. Il sangue che versarono i coloni, gli ideali e i valori dei Figli della Libertà divennero la spina dorsale della nuova nazione. Boston è una città fiera del suo glorioso passato, con un presente d’importanza internazionale e proiettata con lungimiranza verso il futuro, all’insegna delle innovazioni digitali e nel campo della medicina.

È al Massachusetts General Hospital di Boston che sono stati sperimentati con successo l’anestesia e i primi interventi di trapianto, merito degli istituti di formazione, tra i più prestigiosi al mondo, come Harvard University e Massachusetts Institute of Technology. Da anni sul fronte urbanistico la città si sta trasormando, dopo gli interventi al centro, da una decina di anni è iniziata l’opera di riconversione del quartiere di Seaport, con un preciso piano di progetti carbon free, strategie sostenibili, tecnologie integrative, tra cui l’autoproduzione di energia. Sta sorgendo il quartiere del futuro, la nuova area dove investire e proporre le idee all’avanguardia che saranno parte integrante del nostro quotidiano.

Un fine settimana lungo

Quattro giorni per godere e scoprire un’elegante città, sorta in stretta relazione col mare e il fiume, attenta all’arte, all’architettura, alla cultura, all’inclusività, agli spazi verdi, ricca di tanti eventi storici. Boston non è una metropoli, è una città a misura d’uomo, si percorre tranquillamente a piedi. Passeggiando da un quartiere all’altro si rivelano i volti e ad ogni angolo riesci ad assaggiare le prelibatezze, che il New England ha da offrire, delle quali non potrai più farne a meno. (Sul food a Boston, clicca qui)

Beacon Hill

Punto di partenza il Boston Common, nel quartiere di Beacon Hill. È primo parco pubblico degli Stati Uniti, costellato di memoriali, come l’ultima scultura: l’imponente The Embrace dell’artista Hank Willis Thomas. L’opera si ispira alla fotografia che ritrae Martin Luther King Jr. mentre abbraccia sua moglie Coretta Scott King. È di rito farsi “abbracciare” dalla scultura alta sei metri, che ricorda quanti e quali importanti passi sono stati fatti sui diritti della comunità afroamericana. È storica la manifestazione che partì dal quartiere di Roxbury, conclusasi al Common, con l’accorato intervento del noto reverendo nero. Lo stile classico del memoriale dedicato ai 5 caduti del massacro di Boston, ricorda un tragico evento. Fu la vicenda che accese gli animi e convinse molti coloni a combattere contro la corona del Regno Unito. Da quella triste vicenda cinque anni dopo nacque la nuova nazione costituita da 13 colonie.

Il quartiere di Charles Bulfinch

La Massachusetts State House domina con la sua cupola dorata il Boston Common. Finita nel 1780, ad “abitarla” per primo fu il già citato governatore John Hancock. La sua firma sulla Dichiarazione d’Indipendenza è diventata un idioma degli americani. Si dice “Apponi la tua Hancock”, nelle circostanze in cui c’è da siglare un documento importante. Le stradine acciottolate del quartiere, sorto sulla collina che domina il Boston Common, sono illuminate dai lampioni a gas, ombreggiate qui e là dagli enormi olmi. Sulle strade si affacciano le magnifiche dimore alcune delle quali progettate Charles Bulfinch. Gli stabili progettati dall’architetto bostoniano furono i primi a sorgere nel quartiere, sono in stile Neoclassico definito anche “Federal Style”. Alcuni di quegli edifici sono diventati musei. Imperdibili Acorn Street la strada più fotografata di Boston e Louisburg Square, la piazza con il giardino al centro della piazza racchiuso da una splendida recinzione in ferro battuto.

Nord End

Il quartiere di Nord End ospita la comunità degli immigrati italiani. La Little Italy di Boston è una delle più numerose d’America. Insegne in lingua italiana, negozi di food, ristoranti, processioni con le statue dei santi e della Madonna, sono gli “ingredienti” del quartiere. La chiesa di Saint Stephen era frequentata da Rose Fitzgerald Kennedy madre del presidente degli Stati Uniti d’America, JFK e della Old North Church. La chiesa fu determinante durante la leggendaria Cavalcata di Mezzanotte del 18 marzo 1775, quando dal suo campanile segnalarono con le lanterne accese, Paul Revere in groppa a un cavallo, diretto ad avvertire le milizie coloniali dell’arrivo dei Britannici. Il segnale avvertiva da dove giungevano le milizie: “Una lantera se da terra, due se dal mare”. Sulla North Square si affaccia la casa dove ha vissuto l’amato patriota. 

Downtown e Financial District

Il quartiere di Downtown e Financial District è un mix di edifici storici e moderni. I siti della Freedom Trail, sono i testimoni delle tappe dell’Indipendenza Americana: dalla Old South Meeting House, al Granary Burying Ground, dalla Faneuil Hall alla Old State House o la King’s Chapel, per citarne alcuni, permettono di ripercorrere i luoghi, gli eventi cruciali e i personaggi storici che hanno determinato i primi passi degli USA. È in questo quartiere dove è stato eretto il primo grattacielo di Boston la Custom House Tower e il magnifico parco lineare Rose Kennedy Greenway.

Lì dove un tempo c’era una grossa arteria stradale, diventata un tunnel sotterraneo è sorto un meraviglioso parco che percorre il quartiere da nord a sud con aree floreali, alberi ad alto fusto, aree destinate alle piante spontanee per le api e gli impollinatori, una giostra, fontane zampillanti, opere d’arte contemporanea che punteggiano tutto il percorso fino a Chinatown, il distretto della comunità asiatica, anch’esso da visitare. Lungo tutto il parco si affacciano i grattacieli che disegnano lo skyline della città venendo via mare, la stessa maniera dei Padri Pellegrini quando approdarono nel lontano 1630.

Seaport

Dal quartiere di Downtown passando sul Congress Street Bridge, si va a Seaport il quartiere del futuro. A metà del ponte trovi, di lato, il Boston Tea Party Ships & Museum. È il museo dove vengono ripetuti con figuranti e attori, i gesti e le parole pronunciate dai Sons Of Liberty (Figli della Libertà) nel 16 dicembre 1773, quando gettarono in mare il carico di tè giunto a Boston con le navi della compagnia delle Indie Orientali. L’atto di protesta contro la corona del Regno Unito, fu la prima grande azione di lotta contro le tasse e gli atti non proprio concilianti del sovrano nei confronti dei coloni.

Una scritta, che è diventata una sorta di motto: “Boston is a New Boston”, da il senso di come Boston sia legata al suo passato ma è anche una Boston che si rinnova. Il quartiere è proiettato verso il futuro con gli edifici costruiti senza emissioni di CO2 ed energeticamente sostenibili, nei quali le aziende più all’avanguardia e le start up innovative hanno trovato il luogo ideale dove mettere radici.

Le avanguardie e l’arte contemporanea

Non è un caso che proprio a Seaport si trovi la moderna struttura in vetro, acciaio e alluminio, dove è ospitato l’ICA: l’Institute Contemporary Art, il museo delle avanguardie artistiche. Lungo la Boulevard Street, dal civico 50 al 121, sono installate le sette vibranti caleidoscopiche sculture monumentali dal titolo Air Sea Land di Okuda San Miguel.

Di Boston ti innamori

L’esperienza a Boston anche se di pochi giorni, siamo certi renderà difficile il rientro a casa. È una certezza! Il desiderio di tornare per vedere gli altri quartieri sarà forte sapendo che c’è davvero molto altro da vivere e scoprire. Boston è diversa rispetto alle città americane, di Boston ci si innamora. La scintilla si trasforma in un amore. È successo a noi, siamo tutt’ora sognanti e vorremmo tornarci il prima possibile, perché si “va dove ti porta il cuore”.

Viaggio a Boston in collaborazione con MeetBoston

Tags:

Ti potrebbe anche piacere...

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *