Gerace lo sparviero
Le origini del nome
Uno sparviero ha condotto gli abitanti di Locri alla rupe dove è sorta la città di Gerace in Calabria. Non è un caso che il nome della città derivi dal greco jerax, che vuol dire sparviero. C’è chi ipotizza però che sia derivato da jerà akis, vetta sacra, per 128 chiese che sono state erette nel corso dei secoli e distrutte dai terremoti. Sia la prima, che la seconda ipotesi riescono a rendere l’idea questo splendido borgo.
Le tante chiese e i monumenti presenti ci raccontano delle celebrazioni che si svolgevano e svolgono in rito greco o latino, delle storie della Magna Grecia, di quelle romane, del periodo Bizantino, seguito da quello Normanno, fino a quello Angioino, Aragonese e dei Borboni.
Un bel giro in città
A voi decidere se visitare prima il Castello Normanno, oggi allo stato di rudere, che si trova sul punto più alto della cittadina che, nonostante tutto, continua a dominare la vallata sottostante.
La Cattedrale basilica di Santa Maria Assunta dove ci si può divertire, cercando di distinguere il mashup degli stili bizantino romanico normanno che la compongono, visitandola dalla cripta al campanile, completando il giro al museo diocesano Tesoro della Cattedrale. Da non perdere le chiese di San Francesco, di San Giovannello, del Sacro Cuore e di Santa Maria di Monserrato.
Dai conventi alle Bombarde
Se non siete ancora soddisfatti, ci sono due conventi da visitare, quello dei Cappuccini e quello dei Minori Osservanti e le porte del Sole e dei Vescovi le due più belle delle quattro superstiti, un tempo gli accessi alla cittadina erano dodici.
E poi le Bombarde: i terrazzamenti dove era posizionata l’artiglieria pesante che difendeva città, oggi spettacolari punti panoramici che abbracciano il mar Jonio e la Locride.
Infine il borgo stesso che si sviluppa su più livelli dalla Piana, al Borgo, al Castello coi palazzi e le loro facciate. Pensiamo che Gerace richieda un pò di tempo per essere visitata ed è per questo motivo che entra nella nostra rubrica #ItaliaIn24ore.
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