La casa del Vento
“Fin da bambino sono stato affascinato da questa minuscola casa.”
Marcello Sgattoni
La Casa del Vento
La Casa del Vento è uno stabile di quattro piani che si distingue dagli edifici ai lati che pare si sorreggono l’un l’altro e insieme delimitano il lato sud della piazza. La piazza è quella Piacentini di San Benedetto del Tronto, che si trova nel quartiere più antico della città, detto dagli abitanti della zona il “paese alto”.
Le sculture pare che attendano il tuo arrivo
Le due facciate del palazzo quella su via del Consolato e quella sulla piazza hanno le persiane di un colore azzurro intenso. La portafinestra di accesso allo stabile è a due ante. La metà in basso della porta è in legno tinto dello stesso azzurro delle persiane, mentre l’altra metà è in vetro trasparente, attraverso il quale si riesce a vedere l’interno del primo piano dello stabile. Le persiane sono spalancate. Avvicinandoti ti accorgi che sono aperte anche le finestre dalle quali “si affacciano” le sculture che sembrano siano in attesa del tuo arrivo.
L’atelier d’artista
Siamo di fronte alla casa museo: l’atelier d’artista del Maestro Marcello Sgattoni, dove sono esposte una parte delle “creature” nate durante gli oltre 50 anni del suo lungo percorso artistico. Quattro piani dove hanno “trovato casa” le Zolle opere degli anni 70, la serie dei Marciti, le sculture del mondo della marineria sanbenedettese coi volti che erano rimasti impressi nella memoria del maestro. Le fascine di legno, le pietre, la terracotta e il cemento tinti spesso con vividi colori, sono i materiali poveri che la sensibilità e le mani del Maestro fanno diventare opera d’arte, che può essere apprezzata in questo luogo dell’anima che Sgattoni ha fortemente voluto.
Il vento “saturo” d’arte
Mentre il vento passa attraverso le finestre spalancate che si affacciano su via del Consolato e attraversa le stanze per uscire dalla parte opposta su piazza Piacentini, abbiamo la sensazione che le opere si animino. Pare di essere avvolti dall’essenza stessa dell’artista, che il vento “saturo” d’arte porta fuori dalle mura della casa per diffondersi e spargersi sulla città.
Occorre una chiave diversa per comprendere
L’arte è trasportata come il polline per fecondare il territorio. Prima di entrare nella casa del vento osservate la toppa della porta, noterete che è dipinto un cuore rosso, rosso acceso. A noi ha fatto pensare che forse occorre una “chiave di lettura” diversa per comprendere e “aprire” un luogo speciale come questo.
“Ora questo angolo dei vecchi caseggiati della mia città è proprietà del vento essendo le finestre aperte tutto l’anno.”
Marcello Sgattoni
Per chi desidera visitare la Casa del vento l’atelier d’artista scrivete una mail a info@pietraiadeipoeti.it.
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