Sepino: una vera gemma
L’antica città romana di Sepino
Ci avviamo per i viottoli che conducono ai resti delle principali strutture dell’antica città romana di Sepino in Molise. Amiamo particolarmente questa regione che spesso è esclusa, a torto, dagli itinerari di viaggio. La città è sorta sulla valle ai piedi del Matese è una di quelle mete che meritano di essere viste.
Il nome Saepinum è derivato presumibilmente da saepire: recintare, che vuole indicare l’antico stazzo recintato per l’allevamento del bestiame e la sosta delle greggi. Ci troviamo lungo tratturo di Pescasseroli-Candela. La transumanza ha avuto un ruolo di grande importanza per lo sviluppo in questa parte d’Italia. La città ha visto la massima fioritura in età augustea dopo la sconfitta definitiva dei Sanniti.
Tutto ben visibile
Sono ben visibili i resti degli edifici più importanti dell’urbe: il foro, la basilica, il macellum, le mura esterne e le quattro porte monumentali in asse con le due arterie principali. Le porte da vedere sono: Porta Tammaro a nord-est di fronte alla piana bagnata dal fiume Tammaro, Porta Boiano a nord-ovest, Porta Benevento, sul lato sud-est e Porta Terravecchia a sud-ovest della cinta muraria, verso il Matese.
Le chicche da vedere assolutamente sono: i mausolei e il meraviglioso teatro della prima metà del secolo d.C..
Lo spettacolare teatro
Del teatro sono conservati i primi due settori delle gradinate e l’orchestra abbracciate dalle abitazioni rurali retrostanti che li avvolgono. Le abitazioni sono state erette in epoche successive. Esse seguono perfettamente la pianta del teatro e poggiano sulle antiche strutture delle gradinate più esterne. All’interno di una delle case rurali è stato allestito un piccolo museo. Per noi Sepino è una gemma!
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