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Il Taj Mahal

Taj Mahal

Una delle sette meraviglie del mondo moderno

Il Taj Mahal è un mausoleo. Si trova nella città di Agra dello stato dell’Uttar Pradesh nell’India settentrionale. È un sito iscritto nella lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO e una delle sette meraviglie del mondo moderno. Fatto erigere per custodire le spoglie mortali della terza moglie dell’imperatore moghul Shāh Jahān che ha governato in India tra il 1628 al 1658 d.C. Il nome dell’amatissima donna è Arjumand Bānū Bēgum chiamata però Mum Taj Maḥal che significa”il gioiello del palazzo”. I due protagonisti di questa storia meravigliosa, s’incontrarono la prima volta al mercato. Lui aveva 14 anni e lei ne aveva 13, fu un amore a prima vista. Il giovane principe non poté sposarla subito per “questioni di stato”, ma nulla gli impedì di unirsi in matrimonio con lei. Mum Taj Maḥal divenne la terza moglie, la favorita, nonché prima consigliera.


La tragedia e il mausoleo

La devota moglie amò a tal punto il suo Shāh Jahān da seguirlo persino in guerra. La donna purtroppo morì di parto del quattordicesimo figlio a soli trentotto anni. Prima di morire la bellissima Arjumand Bānū Bēgum si fece promettere dall’imperatore due cose, che avrebbe cresciuto i figli da padre e non come imperatore e che non l’avrebbe mai dimenticata. L’imperatore così fece! Nel 1632 d.C., iniziarono i lavori ed in soltanto 22 anni con le braccia di ventimila lavoratori, guidate con molta probabilità dall’architetto persiano Ustad Ahmad Lahauri eressero in onore di lei e dell’unione dei due amanti, lo straordinario e unico Taj Mahal.

Tutto è perfettamente simmetrico, nulla è lasciato al caso come le scritte che incorniciano il portale che diventano più grandi man mano che si va verso l’alto in modo da dare la sensazione mentre si legge che i caratteri sono della stessa grandezza. I 4 minareti che hanno una leggera inclinazione verso l’esterno, qualora dovesse verificarsi un terremoto e se dovessero cedere non danneggerebbero il mausoleo. Buona parte dei denari delle casse imperiali furono utilizzate per questa colossale opera.


La leggenda metropolitana

Immaginate che per realizzare soltanto uno delle miriadi di fiori a intarsio che sono all’interno, ci sono volute ben 64 tessere di pietra dura tra le quali la corniola che con la luce si “incendia” tingendosi un arancione brillante. Un amore vero il loro, una storia che il tempo non ha intaccato nonostante siano passati quasi quattrocento anni. Un amore solido, come le pietre del luccicante marmo bianco di Makrana che sono saldamente unite una all’altra da una speciale e costosissima colla che non ha mai ceduto. Narrano che tutti quelli che vi lavorarono furono uccisi o che gli tagliarono le mani appena terminata l’opera nel 1654. Una leggenda metropolitana alimentata ancora oggi dalle guide.

La verità? Ce l’ha rivelata Gaurav Garg la nostra guida. Tutti furono pagati profumatamente affinché restassero godendo degli anni a venire senza trasferire altrove tecniche e progetto. Le fontane del giardino di fronte al Taj sono 4 canali che convergono nello stesso punto formando una croce, ma al centro c’è una fontana quadrata. I quattro canali rappresentano i quattro fiumi sacri del Corano: miele, vino, acqua e latte, mentre la fontana quadrata al centro rappresenta il paradiso. Se le fontane rappresentano fiumi ideali, il fiume Yamuna che scorre alle spalle del Taj Mahal è vero ed è il secondo fiume sacro dell’India.


ll Taj Nero

Sull’altra sponda del fiume doveva sorgere il Taj nero quello dove avrebbe voluto essere sepolto l’imperatore. Un ponte d’oro avrebbe collegato e unito i due Taj. Il progetto non andò in porto i resti delle fondamenta e quel che resta del giardino lo testimoniano. Uno dei figli dell’imperatore Aurangzeb (1658-1707), assunse il potere con violenza. Assassinò tutti i fratelli risparmiando le sorelle impedendogli di sposarsi, in cambio concesse di vivere nel lusso di palazzo con tutti i piaceri possibili. Shāh Jahān fu imprigionato nel lato del Forte di Agra dal quale poteva vedere da una finestra il Taj Mahal.

L’imperatore spodestato visse lì per otto anni prima di morire. Fu la figlia maggiore dopo la morte del padre che dispose la sepoltura a fianco della sua amata. Loro due da allora riposano insieme nello stesso mausoleo, uniti per sempre. Solo due elementi non sono simmetrici al Taj Mahal: la tomba di Shāh Jahān all’interno del mausoleo e la prima tomba Mum Taj Maḥal, che si trova a fianco della moschea, quella che ha conservato le spoglie mortali di lei prima di essere trasferita all’interno del candido Taj Mahal. Nelle notti di luna piena il gioiello simbolo dell’India si illumina lasciando i visitatori colmi di stupore.


Il Taj Mahal è una delle innumerevoli meraviglie dell’India che abbiamo scoperto grazie alla consulenza di Yatra Exotic Routes ed Incredible India.

L’altra meta da non perdere ad Agra è il Forte di Agra clicca qui per il racconto.

Se vuoi, puoi seguirci e scoprire altri luoghi fantastici su Instagram @charmenoff



Quessto racconto è stato scritto ascoltando Thalassa · Ioanna Gika

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